venerdì 16 agosto 2019

Sentiero Naturalistico "Alla ricerca dei Monumenti Naturali".Cavalese




Alle pendici del gruppo montuoso del Lagorai- Alpe Cermis, arrivando al Rifugio Doss dei Laresi si può iniziare un sentiero naturalistico definito "Alla ricerca dei Monumenti Naturali".
Il sentiero scende dolcemente attraverso il bosco dove anche i massi sono ricoperti di muschi. Il rilassante suono dell'acqua, che scorre nei piccoli
ruscelli,ci accompagna nel percorso.
Dopo poco una deviazione porta a due grandi alberi definiti "Le Colonne della Cesaia",sono gli abeti più alti dell'intero Trentino arrivando a ben 50 metri d'altezza ,il primo dei nostri monumenti naturali.

Si riprende il sentiero in discesa fino ad arrivare al Rifugio Salazade dove si gustano delle ottime pietanze locali. Dal rifugio si prende a destra  e ,attraversando una radura erbosa,si rientra nel bosco.
L'attesa del pezzo forte dei Monumenti si fa incalzante,siamo tutti in attesa di "El pezo del Gazolin"....ad un tratto dopo una curva ecco comparire l'enorme albero ultracentenario.

 E' un abete rosso con un tronco gigante di 5 metri ed un'altezza di 30 metri. Risaliamo al significato del nome El pezo in dialetto significa "peccio" il nome che indicava l'abete rosso. Il nome Gazolin invece deriva dalla località dove è presente l'albero. La presenza di un grande masso di porfido rosso,ricoperto di muschio e licheni al lato dell'abete, sembra abbia favorito lo sviluppo di Gazolin.
Un abbraccio all'albero è d'obbligo per alcuni di noi!

Si prosegue alla ricerca dell'ultimo monumento "La cascata di Cavalese", dove il grande corso d'acqua che scende dalla montagna, si riversa nel fiume Avisio.Così alla fine del sentiero ai piedi della montagna il rumore dell'acqua ci annuncia l'arrivo alla Cascata. E' un bel salto d'acqua che poi con   grandi massi levigati, dei ragazzi con un allenatore si preparano a praticare torrentismo.
Oltrepassando l'Avisio il sentiero risale poi fino al paese di Cavalese  e qui incontriamo  un altro "monumento" : è l'antica Segheria Veneziana. Al lato della costruzione si trova un grande Mulino e al di fuori canali di legno sopraelevati dove scorre l'acqua . Utilizzando questi canali   si facevano arrivare i tronchi dall'alto. Questo ci ricorda che siamo nella Valle di Fiemme dove per secoli gli alberi e il legname sono stati una grande risorsa per la vita degli abitanti .

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