 Nel bel paese di Moena ,il centro più importante della
Val di Fassa, si può visitare durante tutta l'estate 2015 la mostra-evento
"La Gran Vera" che a cento anni dalla guerra, vuole ricordare la Prima Guerra Mondiale e rendere omaggio alle genti ladine e trentine che vissero la tragedia della
guerra, prima come soldati sul fronte "orientale" e poi sui territori
del Trentino quando, con l'entrata in guerra dell'Italia si aprì il
"fronte meridionale".
Nel bel paese di Moena ,il centro più importante della
Val di Fassa, si può visitare durante tutta l'estate 2015 la mostra-evento
"La Gran Vera" che a cento anni dalla guerra, vuole ricordare la Prima Guerra Mondiale e rendere omaggio alle genti ladine e trentine che vissero la tragedia della
guerra, prima come soldati sul fronte "orientale" e poi sui territori
del Trentino quando, con l'entrata in guerra dell'Italia si aprì il
"fronte meridionale".
La prima parte della mostra è dedicata alla guerra nei
territori della Galizia,dove gli uomini abitanti i territori ladini e trentini
furono mandati a combattere nelle file dell'esercito austro-ungarico. Tutti
questi territori erano infatti parte del territorio dell'impero
austro-ungarico. Il fronte Galiziano è illustrato con  dati statistici, fotografie e una bella
galleria di quadri di pittori di guerra austriaci.
Un'intera sezione della mostra è dedicata alla
"Trincea" il luogo che caratterizza la Prima Guerra Mondiale. Le
trincee sono ricostruite con scenografie realistiche contenenti le
strutture,gli oggetti e manichini rappresentanti soldati con le  uniformi reali. Immagini dell'epoca, filmati
e testimonianze arricchiscono la suggestione delle scenografie, immergendo i
visitatori nelle situazioni concrete vissute dai soldati e donando
partecipazione emotiva.
Interessante risulta anche la sezione dedicata 
alle
uniformi,dove si possono osservare gli abiti di guerra dei vari reparti
dell'esercito italiano e austriaco,con i nomi dei diversi battaglioni e corpi
d'armata. 
Tutta la mostra risulta interessante ed emozionante ed è
ben sintetizzata dalla scultura in legno"Memorial Galizien-Dolomites"
dell'artista Federica Cavallini posta nella piazza di Moena.  


 
 
2 commenti:
Le ricostruzioni sono ben realizzate e possono far capire le sofferenze patite da questi ragazzi di montagna abituati ad un mondo paradisiaco e catapultati nell'inferno. Mostra di grande insegnamento e veramente emozionante.
Sono d'accordo!!
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