Il Sabato che precede l'Ascensione c'è un'antica manifestazione che per una notte illumina i Monti Ausoni .
E' la processione escursione delle Torce, un'antichissima tradizione secolare pagana che si è poi fusa con i riti cristiani , dando vita ad un'originalissima manifestazione-processione, animata da un'intensa religiosità popolare e dalla conoscenza delle montagne.
Fin dal medioevo gli abitanti di Sonnino (Latina) effettuavano una ricognizione dei confini per controllare che non vi fossero state “intrusioni” all'interno del territorio.
Partendo dal paese ,sulle montagne ci si divideva in due gruppi : uno girava a destra ispezionando le montagne che si avvicinano a Terracina , l'altro gruppo andava a sinistra controllando i confini con Roccasecca dei Volsci.
L'escursione/processione attuale ricalca esattamente quel giro, sono molte ore di cammino che culminano quando , al calare del buio,vengono accese le torce che ogni partecipante porta con sé, illuminando nella discesa il lato delle montagne.
La manifestazione è molto sentita e vi partecipano ogni anno centinaia di persone – tra le 400 e le 500- di cui molti giovani che , con qualsiasi tempo affrontano il lungo cammino che inizia alle 14,30 del pomeriggio per concludersi alle prime luci dell'alba.
Lungo il percorso quando si incontrano delle case , gli abitanti offrono acqua,té ,caffé e dolci.
E' la processione escursione delle Torce, un'antichissima tradizione secolare pagana che si è poi fusa con i riti cristiani , dando vita ad un'originalissima manifestazione-processione, animata da un'intensa religiosità popolare e dalla conoscenza delle montagne.
Fin dal medioevo gli abitanti di Sonnino (Latina) effettuavano una ricognizione dei confini per controllare che non vi fossero state “intrusioni” all'interno del territorio.
Partendo dal paese ,sulle montagne ci si divideva in due gruppi : uno girava a destra ispezionando le montagne che si avvicinano a Terracina , l'altro gruppo andava a sinistra controllando i confini con Roccasecca dei Volsci.
L'escursione/processione attuale ricalca esattamente quel giro, sono molte ore di cammino che culminano quando , al calare del buio,vengono accese le torce che ogni partecipante porta con sé, illuminando nella discesa il lato delle montagne.
La manifestazione è molto sentita e vi partecipano ogni anno centinaia di persone – tra le 400 e le 500- di cui molti giovani che , con qualsiasi tempo affrontano il lungo cammino che inizia alle 14,30 del pomeriggio per concludersi alle prime luci dell'alba.
Lungo il percorso quando si incontrano delle case , gli abitanti offrono acqua,té ,caffé e dolci.
L'Ascensione viene tardi quest'anno , è il 4 di giugno e la temperatura è elevata.
I “caporali” con i vecchi abbigliamenti dei briganti , di casa da queste parti, o in tuta mimetica ,guidano nei sentieri e danno i tempi.
Canti religiosi riecheggiano a tratti lungo il percorso , mentre risuonano improvvisi e fortissimi
colpi di fucile , caricati con il granturco che provoca un scoppio più forte ed una pioggia di fiocchi bianchi.
Quest'anno mi unisco al gruppo che fa il giro sul lato destro arrivando sotto Monte Romano.
Si gira poi verso la località detta Cascano – vicinissima al Monumento Naturale di Camposoriano- ed infatti disseminata di formazioni rocciose di varia grandezza.
Si risale poi nuovamente per poi scendere con le torce accese lungo tutto il fianco della montagna , arrivando alla località di Frasso.
E' un percorso che lascia i boschi di lecci sotto Monte Romano per andare incontro ad una vegetazione mediterranea con ginestre , lentisco e odorosissime piante di timo , sui monti che si affacciano sulla pianura.
Consumiamo veloci i nostri panini sulla cima di Monte Castello in mezzo a distese di timo, mentre si prepara un fuoco che servirà ad accendere le torce.
Il percorso che si fa con le torce accese è impegnativo perché la discesa è abbastanza ripida e bisogna stare attenti a non sfiorare chi ci precede e a non lambire con il fuoco la vegetazione.
Da Frasso dove si arriva intorno alle 23 si procede poi lungo il fiume Amaseno arrivando all'alba a Sonnino Scalo , per poi ricongiungersi con il gruppo che scende dalle montagne di Roccasecca.
Anche stavolta la pioggia non ci risparmia nel tratto finale , ma siamo tutti abituati...
Consumiamo veloci i nostri panini sulla cima di Monte Castello in mezzo a distese di timo, mentre si prepara un fuoco che servirà ad accendere le torce.
Il percorso che si fa con le torce accese è impegnativo perché la discesa è abbastanza ripida e bisogna stare attenti a non sfiorare chi ci precede e a non lambire con il fuoco la vegetazione.
Da Frasso dove si arriva intorno alle 23 si procede poi lungo il fiume Amaseno arrivando all'alba a Sonnino Scalo , per poi ricongiungersi con il gruppo che scende dalle montagne di Roccasecca.
Anche stavolta la pioggia non ci risparmia nel tratto finale , ma siamo tutti abituati...
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