La Mostra Dada e Surrealismo , allestita nei locali del Complesso del Vittoriano, presenta un gran numero di opere di artisti conosciuti ,e altri meno noti , ma ugualmente importanti nell'elaborazione dei concetti estetici .
Come afferma lo storico dell'arte A.Schwarz , curatore della mostra, il movimento Dada vuole fare “tabula rasa “ dell'arte del passato , mentre il Surrealismo si riconosce nei filosofi rivoluzionari del passato e vuole lottare per l'emancipazione dell'essere umano e, dalle parole del suo stesso iniziatore Andrè Breton ,il Surrealismo “è automatismo psichico puro..è il dettato del pensiero con l'assenza di ogni controllo esercitato dalla ragione”.
La scelta espositiva della mostra propone le opere degli artisti che parteciparono alla prima collettiva del '25 e poi le tre importanti collettive del secondo dopoguerra.
Nella sala Dada attraggono l'attenzione le celebri provocazioni di Duchamp “Ruota di bicicletta” ed “Orinatoio”.
In un'altra sala invece , tra le tante opere, spicca la bellissima bocca rossa che galleggia nel cielo di Man Ray dall'insolito titolo “All'ora dell'osservatorio.Gli innamorati”
Sempre di Man Ray un'altra celeberrima opera “Le violon d'Ingres” , una litografia che raffigura una donna di schiena con due chiavi musicali dipinte sulla schiena.
L'attenzione , inevitabilmente è attratta dalla presenza di opere molto conosciute e così sempre di Duchamp “L'envers de la peinture” che rappresenta Monna Lisa con baffi e barba.
Alcuni quadri fanno riflettere , altri attraggono ,quasi fossero calamite, per la forza comunicativa o per l'originalità di raffigurazione come il quadro di Renè Magritte – olio su tela di grandi dimensioni - “Le chateau des Pyrenees” che raffigura un grande masso sospeso in aria sul mare con sopra le chateau – il castello.
La mostra sarà aperta fino al 7 febbraio
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