lunedì 30 novembre 2009

Monte Cacume

il paese di Patrica dal sentiero Monte Cacume si erge solitario staccandosi dalla catena dei Lepini e perfettamente visibile per la sua cima acuta .
Il suo nome deriva infatti dal latino “acumen” (punta) diventato poi con il tempo Cacume.

Viene citato anche da Dante nel canto IV del Purgatorio.
E' una montagna non molto alta- 1090 metri –, ma di particolare interesse per la flora e per le sue caratteristiche geologiche.
Sui suoi fianchi fioriscono infatti varie specie di orchidee e, in primavera, la salita è un vero e proprio spettacolo per l'intensa fioritura.

Si sale dal bel paese di Patrica che si affaccia su un vero “anfiteatro” di monti.
Il sentiero, ben segnato, passa attraverso una fitta vegetazione mediterranea, si incontrano delle sorgenti – Fonte della Rava la più importante- e l'acqua è così abbondante che spesso il sentiero si trasforma in piccolo ruscello. Monte Cacume

Geologicamente il Cacume invece è una “finestra tettonica”, termine che indica un'anomala sovrapposizione di strati di terreno , con quelli più antichi che sono venuti a trovarsi sopra quelli più recenti.

Sulla cima c'è una chiesetta e da qui si distinguono gli Ernici e i Simbruini innevati , la piana di Frosinone , mentre i Lepini e gli Ausoni spariscono tra le nuvole..solo a tratti compare l'alta cima del monte Gemma proprio di fronte a noi. Monte Gemma

Sulla cima del Cacume si incontrano spesso gruppi di escursionisti – è tra le montagne più frequentate – oggi conosciamo cordiali persone di Borgo Montenero che , tra una chiacchiera e l'altra , ci offrono nocciole e un liquore davvero speciale...e così qualcuno di noi fatica un po' in discesa!

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