giovedì 27 giugno 2024

Segni: il Ninfeo di Quintus Mutius e la Porta Saracena

 


La città di Segni posta alle propaggini nord ovest dei Monti Lepini conserva tesori d'arte e di storia importanti e spettacolari.

La città è conosciuta per la sua lunga cinta di mura poligonali tra le più lunghe e meglio conservate del Lazio meridionale, ma una visita attenta farà scoprire altre importanti testimonianze storiche artistiche tanto da farla definire come "città-museo".

Mura poligonali di Segni

La zona più alta dove era posta l'Acropoli mostra  la base di una grande cisterna circolare  considerata il punto di partenza di un acquedotto- costruito in "opus signinum"- ,nella parte sommitale era posto il Tempio di Giunone Moneta al suo posto ora c'è  la Chiesa di S.Pietro, costruita in epoca medioevale inglobando grandi massi di opera poligonale, tuttora ben visibili all'esterno ed all'interno della Chiesa.

Un altro importante monumento è il Ninfeo di Quintus Mutius,considerato un bellissimo esempio dell'architettura romana del tardo ellenismo, è databile alla fine del II- inizi I sec.a.C.

 Visito Segni in una giornata di piacevole fresco , nonostante sia giugno avanzato e la passeggiata per arrivare al Ninfeo permette di percorrere un bel sentiero alle pendici della collina tra una bella vegetazione fatta di fiori selvatici e ulivi.

 Il grande monumento è situato su una grande terrazza artificiale e vi si arriva percorrendo la strada che porta alla grande "Porta Saracena" che si apre sulla parte occidentale delle mura poligonali.

Il Ninfeo e' una grande parete con nicchie ed ha a lato una grande cisterna che serviva ad alimentarla.

Ninfeo di Quintus Mutius
Le nicchie sono decorate con mosaici rustici con ciottoli e conchiglie e la particolarità del monumento è la grande iscrizione centrale ,questa è posta in una cornice formata da gusci di telline, sullo sfondo di  un mosaico bianco di tessere marmoree . L'iscrizione è fatta di lettere greche formate da perline di blu egizianio e la scritta riporta il nome dell'architetto progettista "Quintus Mutius".

Il Ninfeo è circondato da vegetazione e da uliveti e questo aumenta la suggestione del luogo , ritornando poi a Porta Saracena e attraversandola si può risalire il colle ed arrivare all'Acropoli,la salita si fa salendo una lunga scalinata in pietra che fiancheggia le mura poligonali ed è un percorso davvero unico ed affascinante.

  Alla fine della cinta muraria e della lunga scala in pietra si arriva sull'Acropoli e qui altri monumenti aspettano il visitatore : la base della grande cisterna e più in alto la Chiesa di San Pietro. Da non dimenticare poi di visitare il Museo Archeologico,posto nel medievale Palazzo della Comunità -www.museosegni.com

  Un paese che davvero merita la definizione di città-museo.

Chiesa di San Pietro