giovedì 24 aprile 2014

Monte Pellecchia.Lucretili

cresta del Pellecchia
Monte Pellecchia, 1368 m. uno dei monti più alti dei Lucretili,catena situata a est di Roma , si presenta con una lunghissima cresta che inizia con la cima del Monte e poi prosegue fino ad arrivare al Pizzo Pellecchia all'estremo opposto.

Questo Monte è famoso perché alle sue pendici nidificano da anni le aquile reali e si è fortunati si possono osservare "veleggiare" lente vicino alla cresta o nei pressi delle balze rocciose, usate come nidi.

Mucchietti di sassi e croci caratterizzano le varie cime nelle quali si dispiega la lunga cresta.  Sotto uno di questi mucchi,  un pò nascosto, si scopre un piccolo presepe.

rifugio del Buon Pastore
Il sentiero che si percorre, parte dal paese di Monteflavio a 900 m., dopo un'agevole salita arriva al Rifugio del Buon Pastore,un bel rifugio recentemente ristrutturato. Da quì parte il sentiero che porta verso la cima .Nella salita nel bosco è curiosa la netta linea di demarcazione tra gli alberi di leccio e la faggeta che circonda le pendici fino a poco sotto la cima.

Una lapide ricorda la caduta di un aereo negli anni '60 e percorrendo in discesa il sentiero che passa per la Valle Lopa,compiendo così un anello,  d'improvviso ci si trova a passare vicino alla coda del piccolo aereo.

Valle Lopa
In cima la vista spazia dai lontani Lepini a sud-ovest al vicino Monte Velino ad est con lo sfondo in lontananza della Maiella, a sud,invece, è ben visibili il Monte Gennaro con il Pratone


I Monti Lucretili fanno parte del Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili -www.parchilazio.it -, uno dei parchi del sistema di parchi e aree protette con i quali la Regione Lazio tutela alcune zone del suo territorio ricche di valori naturalistici, paesaggistici e storici.

domenica 13 aprile 2014

Mostra "Linea di Galleggiamento" di Marcello Trabucco



C'è una splendida fioritura di margherite multicolori  davanti all'Hotel Miramare al Lido di Latina e la bella giornata primaverile, con il sole ancora alto e il mare che brilla di luce, è una splendida cornice dei quadri presenti nella Mostra "Linea di Galleggiamento" .
Sono quadri realizzati dall'artista Marcello Trabucco e le opere rappresentano o ....richiamano il mare. 

E proprio di fronte alla Sala dell'Hotel  il mare si mostra con il richiamo della sua forza e della sua luce. E' una suggestione fortissima per tutti coloro che sono cresciuti in una città di mare o che il mare lo amano e quì, nella sala dello storico Albergo di Capoportiere, i quadri non potevano trovare una collocazione migliore.

L'azzurro del mare è il colore dominante, ma non è che un elemento dei mutevoli collage e delle varie composizioni. La sabbia  del mare,  i cocci di ceramica levigati dalle onde e dei resti di aste di legno, colorati ma non ristrutturati, richiamano il mondo delle spiagge,  mute raccoglitrici di oggetti, resti della civiltà che il mare ingoia e restituisce, a volte abbelliti, comunque sempre mutati, con una nuova identità che ha assorbito la forza vitale delle acque e delle onde.

Così i piccoli cocci con resti di smalti colorati assumono nelle composizioni dell'artista la bellezza di antichi gioielli, come la sabbia che dà alle composizioni una consistenza materica che le rende più forti,solide, tangibili.


La mostra che sarà visitabile fino al 18 aprile, è stata presentata dalla storica dell'arte Azzurra Piattella che con immagini semplici, ma evocative ha  sottolineato l'essenza dei lavori presenti nella mostra. 

giovedì 3 aprile 2014

Castello di Fondi

L'antica città di Fondi (Latina) accoglie i visitatori con la splendida mole del Castello,  il corpo centrale e il mastio- la torre principale- si ergono direttamente dalla pavimentazione della larga piazza.
Cuore della città,il Castello stupisce tuttora i visitatori per la sua bellezza facendoli proiettare in un passato lungo  secoli quando i Caetani, i feudatari più importanti del Lazio Meridionale, fecero costruire il castello-fortezza, rendendolo poi il fulcro della vita del paese di Fondi che fu da loro portato a grande splendore.


Il conte Onorato Caetani d'Aragona, uno dei più importanti signori, viene immortalato nel gruppo statuario della lunetta della Chiesa di Santa Maria Assunta, in  ginocchio  vicino alla Madonna con bambino.


Il castello, la cui costruzione fu iniziata nel 1319, passò poi insieme a tutto il territorio di Fondi alla famiglia dei Colonna, per opera dell'imperatore Carlo VIII.
La vicenda dei Colonna è arricchita dall'episodio della famosa Giulia Gonzaga, giovanissima vedova di Vespasiano Colonna, che fece opera di mecenatismo rendendo la corte di Fondi un centro di vita culturale molto importante del 1500.

La giovane contessa  dovette poi fuggire per non cadere nelle mani del    famoso pirata saraceno Barbarossa che arrivò dal vicino mare,sbarcando a Sperlonga, che poi distrusse, per rapirla.

In seguito il feudo passò nelle mani della famiglia dei Carafa fino alla successiva decadenza di Fondi,nel XIX secolo fu adibito a prigione.


Le vicende del castello sono raccontate dallo studioso Emidio Quadrino,  in parte artefice della bella raccolta di opere che sono esposte nel piccolo museo civico posto al'interno del castello.

Belli gli stemmi delle famiglie Caetani, con lo stemma con le onde dei Caetani che si uniscono alle aquile della famiglia Dell'Aquila, con cui si unirono poi i Caetani. Al lato lo stemma dei Colonna.

Particolare  e di grande bellezza è il sarcofago romano con le immagini del Buon Pastore databile tra il II e III secolo circa.

Alla fine della visita della raccolta medioevale e romana sita al piano terra, si può salire fino al terrazzo dove si può ammirare da vicino la mole della torre e godere del bel panorama sulla vicina cerchia delle catene dei Monti Ausoni che circondano Fondi e più in lontananza degli Aurunci.