lunedì 22 febbraio 2010

Jim Porto Trio in concerto

Jim Porto
Il gruppo del musicista brasiliano Jim Porto si è esibito a Latina il 19 febbraio, nell'ambito dei concerti organizzati dal “Latina Jazz Club” che è già riuscito a portare a Latina musicisti di calibro e fama mondiali.



E' stato un concerto indimenticabile per tutti.
Jim Porto “virtuoso del jazz samba è considerato oggi uno dei massimi esponenti della musica brasiliana in Italia.” Il musicista vive infatti a Roma , dove ha iniziato a lavorare al “Manuia” storico locale di Trastevere.
L'artista di una forza e carica travolgente ha interpretato , cantando e suonando il pianoforte, anche alcune famose canzoni brasiliane, spiegandone il senso , l'origine e il significato , facendo così vivere intensamente e quasi “immergere” gli spettatori nel clima e nell'affascinante cultura del Brasile.


Alcune canzoni come “Bahia” sono state da lui interpretate anche ripetendo antichi gesti rituali delle popolazioni di questa zona del Brasile , dove la cultura “africana” si è fusa in un mix originale e particolarissimo con la religione cristiana.
Fanno parte del suo “Trio” anche bravissimi musicisti come il romano Stefano Parente e Francesco Puglisi.

lunedì 15 febbraio 2010

Abbazia di Sant'Antimo

Abbazia di Sant'Antimo
L'abbazia di Sant'Antimo è un bellissimo complesso architettonico romanico di grande suggestione sia per la bellezza e imponenza delle costruzioni che per la dolcezza del circostante paesaggio senese con le caratteristiche colline e cipressi che definiscono l'orizzonte.
Si trova nel territorio del comune di Montalcino ed è vicino al piccolo e bel paese di Castel Nuovo dell'Abate che si affaccia da una collina proprio sopra l'abbazia.paese di Castel Nuovo dell'Abate

La chiesa è costruita in travertino con la presenza di inserti in onice una bella pietra con effetti di trasparenze , presente nei dintorni.
La data certa dell'esistenza dell'abbazia è l'812 e la leggenda ne fa risalire la costruzione a Carlo Magno che si rifugiò in questa valle per sfuggire una pestilenza, facendo poi costruire la chiesa in ringraziamento .

L'interno presenta tipiche caratteristiche dello stile romanico , ma con un'insolita altezza delle navate che richiama la spinta verso l'alto dello stile gotico.
Tra le nude navate di pietra risuonano ogni tre ore antichi canti gregoriani che completano la suggestione del luogo.

C'è una piccola folla ad attendere i monaci all'ora prestabilita, siamo tutti ben coperti per
resistere al gelido vento di inizio anno che ha spazzato le nuvole e coperto di ghiaccio le colline.
I monaci entrano con il saio bianco e sandali aperti ai piedi , le loro voci sono forti e risuonano nel silenzio, ripetendo antichi canti da secoli intonati tra queste antiche mura, tutti ascoltano.......ed il tempo sembra essersi fermato...!

lunedì 8 febbraio 2010

Monte Alto.Ausoni


la vegetazione di Monte Alto Monte Alto è una montagna della catena degli Ausoni e di questa ha tutte le caratteristiche:
è percorsa da antichi tratturi , è luogo di intenso allevamento , ha un aspetto un po' “selvaggio” e una bella vegetazione , verde per gran parte , perchè fatta di lecci sempreverdi.


Fa uno strano effetto camminare nel verde cosparso di spruzzi di neve , avendo di fronte la catena dei Lepini completamente innevata.
Si arriva a Monte Alto partendo da Pisterzo , un bel paese dove le vie , la chiesa e la piazza sono state restaurate rispettando le antiche costruzioni in pietra calcare.
Il paese ha una popolazione molto variabile : circa 50 persone nei giorni feriali , 150 nei giorni festivi e oltre 400 d'estate , quando rientra il gran numero di emigranti “canadesi”.

Il Canada è infatti il luogo che accolto tutti gli emigranti di questo piccolo paese che, in suo onore, ha intitolato una delle piazze principali proprio “Piazza Canada”.

Roccasecca dalla salitaSalendo vediamo in basso il paese di Roccasecca – luogo di lancio dei deltaplanisti - , verso est la valle del fiume Amaseno e di fronte a noi il Monte Gemma – una panettone bianco – e il piccolo (si fa per dire) Monte Cacume che tra il verde delle sue leccete fa intravedere , anche da lontano , un'estesa coltre bianca di neve.



A metà strada incontriamo una grande radura chiamata “Acquaviva” , perchè , per la natura argillosa del terreno , trattiene l'acqua che stagna tra l'erba.
Arriviamo in cima , dove già normalmente fa freddo , ma questi sono “i giorni della merla” , quelli più freddi dell'anno , e la tradizione non è stata smentita. I Lepini innevati
Ben presto infatti , come da previsioni metereologiche, si levano venti gelidi provenienti da nord ovest , così scendiamo a passo veloce .
Il bar del paese ,già pieno di cacciatori, ci accoglie amichevolmente ed anche la gente per la strada ci chiede notizie sulla nostra passeggiata e così ne ricaviamo l'impressione di un piccolo paese molto accogliente.

lunedì 1 febbraio 2010

"Il segreto di marmo". I marmi di Ausculum

sostegno di mensa con grifi alati



Nei locali di Palazzo Massimo , sede del bellissimo Museo Nazionale Romano si sta tenendo una piccola ma interessante mostra dal titolo “Il segreto di marmo” - “I marmi di Ausculum”, che presenta una serie di marmi- oggetti da mensa – i cui significati non sono ancora del tutto spiegati.

Sono i marmi di Ausculum perchè scavati nei territori dell'antica Ausculum (Ascoli Satriano) (Foggia) , l'antico centro daunio noto per la battaglia tra Pirro e i Romani nel 279 a.C.
C'è un grande bacino il cui interno è dipinto con la scena del trasporto , da parte delle Nereidi, delle armi di Achille , forgiate da Efesto.
Ci sono poi dei vasi in marmo che imitano , nella forma, i vasi per liquidi in ceramica diffusi nella produzione ellenistica dell'Italia Meridionale.

Le indagini dei carabinieri , seguite al sequestro avvenuto nel 1978 da parte della Guardia di Finanza, hanno permesso di ricollegare questi vasi in marmo al pezzo più pregiato presente nella mostra : il sostegno di mensa con Grifi alati.

Questo bellissimo oggetto (già presente al Getty Museum) è una scultura che rappresenta due Grifi alati che hanno afferrato un cerbiatto .
Il corpo dei grifi è scattante , con una muscolatura ben definita, azzannano il corpo del cerbiatto , che rovescia all'indietro la sua testa elegante.
E' in marmo di Afrodisia , con resti di una vivace colorazione, con un intenso giallo sul corpo dei grifi. statua di Augusto pontefice massimo
Lo schema iconografico richiama la tradizione figurativa orientale.

Questa piccola mostra è collocata al piano terra del Museo alla fine della galleria dei ritratti e vicino alla sala di Augusto che espone la famosa statua di Augusto in veste di pontifex maximus , con toga e capo velato.
E'un'occasione per visitare insieme alla mostra, con un unico biglietto, questo museo che è sicuramente uno dei più importanti e affascinanti di Roma.